Di domenica non si protesta, lo dice la legge

Leggo con piacere che finalmente qualcuno mette in discussione concretamente la questione delle aperture domenicali. Bruno Balmelli ha, infatti, trasgredito al “niet” imposto dalle autorità per la richiesta di apertura straordinaria del suo negozio a Lugano nel corso delle giornate di AutoNassa. Come un moderno Don Chisciotte si è, infatti, battuto contro quei mulini a vento che da troppo tempo frenano il potenziale turistico del nostro bel Canton Ticino. Da sempre sono favorevole a concedere la libertà di apertura a tutti i commercianti che lo desiderano, questo perché il turismo vive di opportunità ed è quindi indispensabile offrire al turista un prodotto completo e valido. Organizzare grandi eventi che attirano il pubblico delle grandi occasioni e offrire una città chiusa è un vero peccato. È tuttavia ancora più grave se pensiamo che le autorizzazioni siano sistematicamente negate dal nostro apparato statale. Non ha senso reclamare sulle impietose statistiche turistiche e piangere lacrime di coccodrillo ripensando ai fasti del passato e nello stesso tempo rimanere immobili negando l’opportunità di offrire un prodotto diverso, nuovo, al passo con i tempi. Complimenti dunque a Bruno che nel suo piccolo ha lanciato questa sfida che spero altri raccolgano confidando che la loro voce venga presto sentita dalla politica.

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