Incentivare invece di tassare

Incentivare invece di tassare
di Marco Bortolin, economista

 

riciclaggioDa diversi anni, in Ticino, si discute più o meno animatamente sull’introduzione della nota tassa sul sacco. La questione della gestione dei rifiuti e del suo impatto sull’erario comunale e cantonale, ha fatto in modo che negli anni, sempre più esecutivi hanno voluto introdurre questa famigerata tassa. L’anno scorso si è inoltre avviato il processo per uniformare questa procedura con la volontà di introdurre una tassa cantonale. Se da un lato la gestione e lo smaltimento dei rifiuti causa un notevole costo ai comuni e al nostro cantone, questa iniziativa ha un po’ il sapore dell’ennesima imposta finalizzata piuttosto al pareggio di bilancio che ad un reale beneficio in materia di smaltimento e di riciclaggio. Infatti, non è per nulla scontato che in questo modo si vada ad incentivare concretamente il riciclaggio o a sensibilizzare il cittadino sulla problematica dei rifiuti.

 

Il business del riciclaggio

Non tutti forse sanno che in realtà il riciclaggio dei rifiuti è parte di un business redditizio. In Svizzera vi sono numerose organizzazioni che acquistano il materiale da riciclare per poi rivenderlo o riutilizzarlo, tra questi vi sono la Ferrorecycling, la Vetroswiss e la Perlen Papier. Questi enti, acquistano dai singoli comuni i materiali ottenuti dalla raccolta differenziata pagando dei contribuiti. Ci sono inoltre società private, come la SwissRTec che progetta e costruisce macchinari che recuperano i rifiuti metallici, elettrici o elettronici per recuperare metalli preziosi quali il rame, presente in abbondanza nei cavi elettrici, un business redditizio visto che il rame quota USD 6’360.– a tonnellata. Ogni elettrodomestico che noi depositiamo nell’eco-centro, sul quale peraltro abbiamo già pagato la tassa di riciclaggio anticipata, viene poi rivenduto per generare nuovi interessanti utili. Passando in rassegna altri tipi di rifiuti riciclabili, si scopre che per la carta, i comuni ricevono un contributo che varia tra i CHF 45.– e i CHF 55.– alla tonnellata, per il vetro tra i CHF 20.– e CHF 40.– a tonnellata, mentre per il ferro CHF 100.– a tonnellata. Nel 2013 la quantità della raccolta separata di rifiuti riciclabili, gestite dai singoli comuni, è stata di 84’234 tonnellate pari al 46% del totale dei rifiuti urbani.

 

Aumentare la propensione al riciclaggio

Visti gli importi introinti che gli enti potrebbero percepire dal riciclaggio, appare più efficace incentivare realmente il cittadino ad aumentare la sua propensione al riciclaggio premiandolo invece che tassandolo. Perché non rendere partecipe il produttore di rifiuti nell’interessante business del riciclaggio offrendo denaro in cambio di rifiuti? Sembra una proposta fantasiosa ma in altri paesi questo sistema esiste già! In Italia, ad esempio, esiste un consorzio che raccoglie rifiuti riciclabili pagando il cittadino. Anche da noi si potrebbe quindi pensare a un sistema simile, magari concedendo una riduzione sulla nuova famigerata tassa sul sacco cantonale. In questo modo si andrebbe a premiare il cittadino diligente che si premura di separare i propri rifiuti portandoli nei nostri eco – centri. Questi ultimi dovrebbero semplicemente raccogliere i dati dei cittadini, ad esempio tramite una Eco-Card, così da conoscere il quantitativo di materiale riciclato. In base a queste informazioni si potrebbe pensare a uno sconto sulla tassa sui rifiuti. Questa diversa prospettiva della visione del problema rifiuti potrebbe aumentare sensibilmente la percentuale di riciclaggio, così da incentivare il cittadino ad essere coscienzioso nel gettare i propri rifiuti e ottenere un minor costo di smaltimento per il nostro erario.

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