Alcune riflessioni in comune con l’amico e collega Andrea Censi sulla discussa modifica della tassa per l’uso del suolo pubblico. Ecco il nuovo articolo: “Suolo pubblico, pagheremo tutti quella tassa”
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per il Consiglio Comunale – Lista Lega no. 8 – Candidato no. 11
Alcune riflessioni in comune con l’amico e collega Andrea Censi sulla discussa modifica della tassa per l’uso del suolo pubblico. Ecco il nuovo articolo: “Suolo pubblico, pagheremo tutti quella tassa”
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Ancora emozionato e felice, desideravo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti, consentendomi di raggiungere un risultato straordinario. Essere un consigliere comunale per la nostra città di Lugano è per me un onore e una responsabilità che accetto con entusiasmo. Lugano è la città del mio cuore, dove sono nato cresciuto e dove ho costruito la mia vita. In questo quadriennio mi impegnerò affinché la nostra città possa diventare ancora più bella e forte!
Grazie di cuore a tutti!
Il voto di questa domenica è stato un bel segnale di coesione Nazionale. Il sì per la realizzazione di un secondo tunnel autostradale al Gottardo, permette di evitare l’isolamento del Ticino dal resto della Svizzera oltre che a creare le premesse per una maggior sicurezza nel transito alpino. Va rammentato che l’obiettivo dichiarato del Governo è quello di spostare il traffico pesante transfrontaliero dalla strada alla rotaia. Va tuttavia ricordato che l’attuale utilizzo del traforo del Gottardo è prevalentemente per il traffico interno e la votazione del 28 febbraio ha sancito un’accresciuta sensibilità nei confronti del nostro Ticino dai cantoni d’oltralpe. Peccato per i due cantoni romandi che hanno votato contro questo importante progetto nazionale. Come in altre occasioni la presunta alleanza latina viene meno.
Marco Bortolin
Candidato al Consiglio Comunale di Lugano
per la Lega dei Ticinesi
In Ticino ci sono oltre 28000 cani che accompagnano e rallegrano la vita di molte persone, intere famiglie e sono un aiuto a diverse persone anziane. Questi animali domestici da sempre ricoprono un ruolo essenziale nella società e ci accompagnano fedelmente in molti aspetti della nostra vita. Tuttavia, chi vive in città avrà avuto modo di rendersi conto che spesso le zone urbane non sono propriamente pensate per gli amici a quattro zampe. Da diversi anni i proprietari di cani, unitamente ad alcune associazioni, rivendicano una zona a loro dedicata, un dog park che permetta agli amici animali di correre felici e in sicurezza. A Lugano sono state presentate numerose iniziative e sono stati elaborati altrettanti progetti che, tuttavia, non hanno mai visto la luce.
Gli ostacoli al progetto sono stati essenzialmente quelli di tipo economico e di difficoltà nel reperire un luogo adatto. In realtà la volontà dei proprietari di cani è quella di trovare semplicemente delle aree debitamente recintate affinché i nostri amici a quattro zampe possano godere di un minimo di libertà e socializzare, senza guinzaglio, in sicurezza e nel rispetto dell’ordine pubblico. Nel resto del Ticino le strutture realizzate, come quella di Losone, hanno ottenuto consensi favorevoli. La creazione di un area dedicata porta numerosi vantaggi, permettere ai nostri ai nostri cani di giocare in modo libero e sicuro, migliora il loro comportamento riducendo la loro aggressività. Inoltre, si realizza un nuovo spazio per la comunità che facilita la socializzazione e permette ai proprietari di trascorrere del tempo in un luogo accessibile con i propri animali. Da troppo tempo si rimanda questo importante progetto e sarebbe auspicabile chinarsi seriamente sulla questione. Sono convinto che la realizzazione di un dog park, permetta di ampliare l’offerta cittadina ad un costo ragionevole, poiché anche i piccoli investimenti contribuiscono a migliorare la nostra città.
Marco Bortolin
Candidato al Consiglio Comunale di Lugano
Il mattino della Domenica ha pubbicato il mio ultimo articolo economico, il contributo, dal titolo “E alla fine fu deflazione“, vuole dare una breve valutazione della situazione congiunturale Svizzera alla luce dei dati negativi sulla deflazione. Aspetto i vostri commenti. Trovate l’articolo nell’apposita sezione o cliccate su questo Link.
Sulla scorta della recente ristrutturazione della Giorgio Armani Swiss Branch, il nuovo articolo sulla problematica delle delocalizzazioni con uno spunto per ridefinire la nostra strategia sulla promozione economica. Come di consueto aspetto i vostri commenti.
In questi ultimi decenni, il settore del turismo si è evoluto profondamente, oggi il turista è molto più mobile flessibile, i viaggi aerei sono accessibili e il mondo si è ristretto. Pensare di concentrare le nostre risorse su un solo mercato, peraltro già saturo, ritengo sia un concetto progettuale errato. Bisogna avere il coraggio di investire e avventurarsi al di fuori dei confortevoli confini nazionali. La precedente direttrice del progetto MICE, la sig.ra Silvana Redemagni, afferma che per raccogliere i frutti bisogna seminare per tempo e lavorare sodo, bisogna avere un concetto di Città flessibile, dinamica e progettuale. Sono queste le affermazioni sulle quali costruire un serio progetto di promozione del turismo, peraltro in completa antitesi dalla presa di posizione del direttore di Lugano Turismo, il quale sostiene che la promozione all’estero costa. La Città di Lugano ha speso moltissimo per internazionalizzare la sua immagine e lentamente si assiste anche a un rinnovo dell’offerta alberghiera. Personalmente sono convinto delle chance della nostra bella Città nel competere a livello globale nell’offerta di un turismo congressuale, anzi, sono persuaso che sarà proprio questo tipo di turismo a risollevare il settore in virtù del cambiamento di mentalità del turista e nell’organizzazione di eventi.
Marco Bortolin
Economista
Come migliorare il potere contrattuale del nostro paese verso il mondo? Come riuscire a sedere al tavolo con i grandi? La nostra politica estera è ormai assorbita dai difficili dossier bilaterali e non riesce più a essere un attore principale sullo scacchiere internazionale. Grazie alle opportunità del mercato, la soluzione potrebbe essere la creazione di un fondo sovrano che possa diventare il braccio economico della nostra politica estera. Analisi e suggerimenti sul nuovo articolo Difendere gli interessi svizzeri tramite un fondo sovrano.
Mandarini e spagnolette ben confezionati in un sacchetto di iuta, l’odore della cioccolata calda, il profumo del panettone e la gioia di passare le feste con la famiglia e gli amici. Natale è alle porte e riaffiorano i ricordi d’infanzia, il Natale è uno stato mentale, un momento che il calendario ci offre per riflettere su quanto fatto e preparare i buoni propositi per l’anno venturo. A Natale ci sentiamo tutti più buoni e abbiamo l’opportunità di ringraziare gli amici sinceri e le nostre famiglie per il bene che ci danno. Non dobbiamo demonizzare questo momento speciale, è vero, i ricordi d’infanzia scemano man mano che diventiamo adulti, spesso si perde un po’ la gioia di vivere spensierati queste feste offuscate dal consumismo di massa e da un obbligo morale nello stare tutti assieme a banchettare. Ma i buoni sentimenti fanno nascere il bene in tutti noi e queste occasioni ci permettono di migliorare la nostra collettività. Quindi Auguri cari amici, Auguri di cuore per queste feste imminenti.
Il 1. dicembre 2015 è stata depositata presso la cancelleria federale l’iniziativa Moneta Intera. Tramite la mia rubrica economica sulle pagine del Mattino della Domenica, ho voluto dare una prima valutazione sugli effetti negativi nell’aplicazione di tale concetto Un rischio per il nostro sistema bancario e un’imbrigliamento della politica monetaria della nostra Banca Centrale.
Trovate l’articolo completo “Il pericolo della Moneta Intera” nell’apposita sezione! Buona lettura e attendo i vostri commenti.