Cassa malati, la nuova stangata

Il nuovo aumento dei premi di cassa malattia annunciati dal Consiglio Federale è sconcertante. Sono ormai anni che il sistema LAMal si dimostra inefficiente e lacunoso e pone sotto scacco moltissimi cittadini chiamati a pagare premi sempre più alti e ingiustificati. Nella presentazione dei nuovi aumenti si comprende bene l’attitudine dei pochi attori sul mercato che continuano a costituire riserve importanti, attualmente siamo a 10 miliardi di franchi, più del doppio rispetto al limite legale del 100%, in contraddizione ai continui e costanti aumenti dei premi, spesso non correlati con il costo effettivo delle prestazioni. 

Il Canton Ticino ha il ben poco felice primato di guadagnarsi l’aumento maggiore pari al 2.1%. Un aumento che peserà ulteriormente sulla già fragile economica cantonale che dovrà trovare il piglio della ripresa economica nei prossimi anni. Già oggi in Ticino vengono erogati oltre 100’000 sussidi per aiutare i ticinesi a pagare i premi di cassa malati.

Un sistema malato (e non è un gioco di parole), che deve forzatamente essere ripensato e corretto. Al momento attuale non vi è sufficiente concorrenza, non vi è sufficiente chiarezza delle prestazioni assicurate, non vi è un sufficiente coinvolgimento dei cantoni al tavolo delle trattative e soprattutto non ci sono alternative. Ora è arrivato il momento di ripensare al sistema per evitare che puntualmente i cittadini vengano chiamati alla cassa a pagare premi sempre maggiori a parità di prestazioni e a sovvenzionare i sussidi che il Cantone eroga a chi non riesce a far quadrare il proprio bilancio familiare.

Votazioni a Paradiso – La verità offende

Il Sindaco Vismara tuona contro la città di Lugano e gli esponenti legisti del Governo Cantonale invocando complotto con il fine di forzare l’aggregazione del comune di Paradiso con Lugano. Nel corso del suo tradizionale incontro con la popolazione, Il sindaco afferma che Lugano ha manifestato il suo comportamento altezzoso e sprezzante della democrazia che caratterizza la sua arroganza. Comprendo che ormai il Sindaco Vismara sia rientrato forzatamente in campagna elettorale, ma accusare altri della mancata applicazione delle regole di base per lo scrutinio delle votazioni, mi sembra quantomeno fuori luogo. Giusto per rinfrescare la memoria è bene forse citare la sentenza del Tribunale amministrativo cantonale che ha definito il comportamento del Municipio come molto grave, affermando che non sussistono dubbi sul fatto che le operazioni di scrutinio si siano svolte in palese violazione della legge e che non è possibile escludere che i vizi procedurali abbiano in qualche mondo influito sul risultato delle elezioni. Prima di accusare gli altri, sarebbe meglio ammettere i propri errori.

Marco Bortolin
Consigliere Comunale di Lugano

Un mercato coperto in Piazza Mercato

Unitamente ai colleghi Giovanni Albertini e Rupen Nacaroglu, abbiamo presentato all’ufficio presidenziale del Consiglio Comunale di Lugano, una nuova mozione dal titolo “per un mercato coperto in Piazza Mercato”. La mozione nasce dalla volontà di risolvere alcune problematiche legate all’attuale situazione della Piazza Mercato (Ex. Piazzale delle Scuole) che gode di un’ubicazione di assoluto pregio grazie alla sua centralità.  Dalla sua dismissione da parcheggio pubblico, il sedime non ha beneficiato di modifiche di rilevo con l’eccezione della posa di alcuni arredi urbani e la parziale colorazione della pavimentazione, interventi che non hanno sostanzialmente modificato lo scadente aspetto di questo prezioso angolo del centro cittadino.

 La mozione presentata si propone di trasformare l’attuale sedime in un mercato coperto con la richiesta di indire un concorso di progettazione che possa unire la qualità architettonica dell’opera e la sua sostenibilità finanziaria per creare uno spazio polivalente, da adibire principalmente al mercato. L’idea di base è quella di creare una struttura con tutti i servizi dedicati al mercato con singoli stand da affittare agli interessati, compreso un locale pubblico aperto anche nei giorni di chiusura del mercato. Il concetto è di poter offrire un mercato aperto almeno due giorni alla settimana con un’apertura domenicale coinvolgendo i produttori, i distributori locali e gli attuali commercianti del mercato, permettendo agli utenti di poter acquistare carne, pesce, frutta e verdura e altre masserizie anche di domenica. La mozione chiede inoltre di integrare il nuovo mercato con il progetto che prevede la creazione del nuovo fulcro dei trasporti pubblici, in particolare la futura fermata del tram cittadino.

 Il nostro intento è quello di favorire la riqualificazione del sedime, sicuri che questa iniziativa avrà anche un importante impatto turistico, rispondendo, nel contempo, alle critiche che di domenica la città rimanga chiusa. L’idea di avere un mercato coperto viene presa da progetti simili realizzati in tutto il mondo, che in breve tempo sono diventati un punto d’attrazione per turisti e cittadini. La struttura del mercato potrà inoltre essere utilizzata come spazio polivalente per organizzare eventi e manifestazioni durante tutto l’anno.

Un Sì al Gottardo per la coesione Nazionale

Il voto di questa domenica è stato un bel segnale di coesione Nazionale. Il sì per la realizzazione di un secondo tunnel autostradale al Gottardo, permette di evitare l’isolamento del Ticino dal resto della Svizzera oltre che a creare le premesse per una maggior sicurezza nel transito alpino. Va rammentato che l’obiettivo dichiarato del Governo è quello di spostare il traffico pesante transfrontaliero dalla strada alla rotaia. Va tuttavia ricordato che l’attuale utilizzo del traforo del Gottardo è prevalentemente per il traffico interno e la votazione del 28 febbraio ha sancito un’accresciuta sensibilità nei confronti del nostro Ticino dai cantoni d’oltralpe. Peccato per i due cantoni romandi che hanno votato contro questo importante progetto nazionale. Come in altre occasioni la presunta alleanza latina viene meno.

Marco Bortolin
Candidato al Consiglio Comunale di Lugano
per la Lega dei Ticinesi

E alla fine fu la deflazione

Il mattino della Domenica ha pubbicato il mio ultimo articolo economico, il contributo, dal titolo “E alla fine fu deflazione“, vuole dare una breve valutazione della situazione congiunturale Svizzera alla luce dei dati negativi sulla deflazione. Aspetto i vostri commenti. Trovate l’articolo nell’apposita sezione o cliccate su questo Link.

Difendere gli interessi svizzeri tramite un fondo sovrano

Come migliorare il potere contrattuale del nostro paese verso il mondo? Come riuscire a sedere al tavolo con i grandi? La nostra politica estera è ormai assorbita dai difficili dossier bilaterali e non riesce più a essere un attore principale sullo scacchiere internazionale. Grazie alle opportunità del mercato, la soluzione potrebbe essere la creazione di un fondo sovrano che possa diventare il braccio economico della nostra politica estera. Analisi e suggerimenti sul nuovo articolo Difendere gli interessi svizzeri tramite un fondo sovrano.

 

Mandarini e spagnolette

Mandarini e spagnolette ben confezionati in un sacchetto di iuta, l’odore della cioccolata calda, il profumo del panettone e la gioia di passare le feste con la famiglia e gli amici. Natale è alle porte e riaffiorano i ricordi d’infanzia, il Natale è uno stato mentale, un momento che il calendario ci offre per riflettere su quanto fatto e preparare i buoni propositi per l’anno venturo. A Natale ci sentiamo tutti più buoni e abbiamo l’opportunità di ringraziare gli amici sinceri e le nostre famiglie per il bene che ci danno. Non dobbiamo demonizzare questo momento speciale, è vero, i ricordi d’infanzia scemano man mano che diventiamo adulti, spesso si perde un po’ la gioia di vivere spensierati queste feste offuscate dal consumismo di massa e da un obbligo morale nello stare tutti assieme a banchettare. Ma i buoni sentimenti fanno nascere il bene in tutti noi e queste occasioni ci permettono di migliorare la nostra collettività. Quindi Auguri cari amici, Auguri di cuore per queste feste imminenti.

xmas

Anche il lusso piange

Bulgari lascerà a fine anno la storica via Nassa di Lugano. La decisione è stata presa come conseguenza al costante calo di turisti in Ticino. Anche il feudo del lusso, caposaldo dell’offerta turistica Luganese, perde i primi pezzi! Purtroppo le infinite tempistiche della politica e la latitanza dell’Ente Turistico Ticinese, rimandando a oltranza un necessario piano di sviluppo e sostegno all’importante settore del turismo. La continua lotta sugli orari d’apertura e il costante affossamento di progetti atti ad attirare nuovi turisti impediscono al settore di riprendere quota! Un vero peccato!