Intervento sul nuovo centro scolastico di Sonvico

Onorevole signor Presidente,
Onorevoli colleghi Consiglieri Comunali,
Onorevoli municipali,

L’attuale territorio della città di Lugano nasce dalle ultime aggregazioni comunali, questo processo non deve essere una mera estensione dei confini cittadini, il concetto di aggregazione va, infatti, portato avanti con la progettualità e la corretta distribuzione delle risorse non più vincolate da vecchi confini comunali. Il messaggio oggi in votazione è un nuovo e importante tassello nell’aggregazione dei comuni di Cadro, Villa Luganese, Sonvico e Valcolla. Il presente messaggio si prefigge, infatti, il compito di pianificare la distribuzione delle sedi scolastiche presenti questi importanti quartieri. Oggi si contano tre sedi scolastiche sparse sul territorio; le due scuole dell’infanzia occupano strutture non più confacenti agli standard scolastici odierni e gli stabili necessiterebbero importanti e urgenti lavori di ristrutturazione. L’obbiettivo è quello di concentrare l’offerta scolastica a centro del comparto comunale unificando le sedi della scuola d’infanzia e delle scuole elementari, permettendo di liberale le attuali sedi delle scuole dell’infanzia con un futuro risparmio di costi legati alla manutenzione e alla gestione.

Da sempre L’edificio scolastico è un elemento di coesione all’interno di un quartiere. La scelta di ampliare l’attuale scuola elementare di Sonvico, edificando una nuova ala dedicata alla scuola dell’infanzia, ha il pregio di pianificare in modo coerente e centrale l’offerta scolastica concentrando le attività in un edificio moderno, ben collegato agli assi stradali e ai mezzi pubblici.

Un secondo elemento vincente è quello di permettere ai ragazzi di poter proseguire la loro formazione in un ambiente conosciuto e famigliare, senza dover cambiare sede al momento dell’inizio della scuola elementare. Questa scelta sempre più condivisa, permette infatti di migliorare la gestione logistica ottimizzando, nel contempo, le collaborazioni progettuali, pedagogiche e didattiche in base ai nuovi standard d’insegnamento.

Nella valutazione del progetto, abbiamo inoltre apprezzato la volontà dei progettisti nel realizzare un edificio utilizzando diversi elementi e strumenti che hanno permesso di ottimizzare il progetto edificatorio. Primo su tutti, l’uso dello strumento dello studio demografico, utilizzato per valutare la futura necessità formativa dei ragazzi e di conseguenza per parametrizzare correttamente la dimensione l’edificio.

Altro elemento interessante è stata l’applicazione di quanto appreso sull’edilizia scolastica già realizzata. I progettisti hanno infatti utilizzando un modello di scuola dell’infanzia già presente nel quartiere di Barbengo.

Infine abbiamo potuto constatare che, sulla scorta di quanto già realizzato, i progettisti hanno poi preferito utilizzare materiali innovativi ma ponendo una particolare attenzione sulle facciate, evitando quindi di utilizzare materiale facilmente deperibile, come il legno, in zone esposte direttamente alle intemperie. Ciò nonostante il legno, nobile materiale, verrà utilizzato abbondantemente per la realizzazione della struttura interna del nuovo edificio, in particolare per le solette e per le pareti interne. Questa scelta permetterà di avere l’interno dell’edificio, costruito con materiali ecosostenibili, mentre l’esterno sarà protetto da un rivestito eseguito con lastre in fibro cemento che garantiranno la durata nel tempo delle facciate.

Il progetto pone quindi particolare attenzione all’uso di diversi materiali che permetteranno alla nuova struttura di avere uno standard Minegie, anche grazie all’impianto termo – sanitario e alla posa di panelli solari.

Dal punto di vista architettonico e sulla scelta dell’ubicazione della nuova ala dedicata alla scuola dell’infanzia, la commissione edilizia non ha quindi nulla da eccepire.

Nel preparare il rapporto, la commissione ha dovuto valutare anche la questione del mandato diretto. Senza voler sollevare polemiche, è comunque doveroso accennare alla questione relativa al mandato diretto concordato dal Dicastero Immobili al progettista. Sul tema la nostra commissione ha richiesto un parere giuridico il quale ci ha dato conferma che, dopo aver analizzato il caso, non vi sono violazioni della Legge sulle commesse pubbliche. Quindi sul caso specifico, la questione è risolta e archiviata.

In linea generale è comunque importante ribadire che è sempre auspicabile che il Municipio, in ambito di attribuzione di mandati, predisponga dei concorsi pubblici. Questo per poter garantire una trasparenza dell’iter procedurale di fronte alla cittadinanza e delle maestranze escluse. In particolare in questi ultimi tempi, caso Argo 1 docent, la popolazione e sempre molto sensibile alla questione dei mandati diretti anche se essi sono correttamente regolati dalla specifica legge già citata.

Riassumendo quindi la commissione edilizia avvalla il rilascio di questo credito ringraziando i tecnici per il supporto prestato, così come l’ufficio giuridico per la loro presa di posizione.

Grazie