Intervento sul nucleo di carabbia

Grazie Presidente
Onorevoli Municipali
Cari Colleghi Consiglieri Comunali

A nome dei mozionanti confermo la nostra volontà di aderire al dispositivo riportato sul rapporto della Commissione dell’Edilizia, vorrei comunque cogliere l’occasione di dare qualche informazione in merito alla nostra mozione.

Questo genere di atti parlamentari sono sicuramente la massima espressione dell’esercizio democratico a livello comunale. La nostra mozione nasce infatti su sollecitazione da parte dei cittadini di Carabbia che uniti, hanno presentato una petizione con ben 241 firme, praticamente la totalità dei cittadini Carabbiesi aventi diritto di voto, e questo per determinare il destino del loro comune.

In tale aspetto mi sento particolarmente vicino a Carabbia, dove ho vissuto tutta la mia infanzia e dove sono cresciuto. Una volontà popolare nata per poter essere un attore nel processo decisionale e pianificatorio del nucleo del paese.

Con i miei collegi mozionati ci siamo riuniti più volte con i rappresentati dei cittadini e con la commissione di quartiere, una frase mi ha colpito su tutte, ci è stato detto che questo progetto definirà il nucleo di Carabbia per i prossimi 60 – 70 anni a venire, e per tale motivo, spontaneamente, i cittadini hanno voluto far sentire la loro voce.

Una voce critica non tanto sulla necessità di intervenire nel nucleo, ma piuttosto nel progetto scelto da una giuria che non ha voluto coinvolgere né la commissione di quartiere, né tantomeno gli stessi cittadini.

Ero presente come consigliere comunale a Carabbia nell’anno dell’ultima legislatura, sono stato coinvolto nella scelta delle desiderate da inserire nelle schede di aggregazione. Un progetto su tutti ha sempre scaldato i cuori dei Carabbiesi, quello di poter finalmente avere una piazza libera da auto e quale luogo di aggregazione. Un progetto ambito da tanti anni e mai realizzato per le scarse disponibilità finanziare del vecchio comune, anche se alcuni passi furono compiuti, come l’acquisto del terreno antistante la vecchia casa comunale.

La scelta del progetto però non risponde affatto alle esigenze della popolazione, peccato perché nei progetti finalisti, uno su tutti rispondeva alle esigenze della cittadinanza, forse un po’ più caro, ma sicuramente più valido anche perché prevedeva la realizzazione di una piazza più che raddoppiata, senza la presenza di auto e quale luogo di aggregazione per la popolazione.

Abbiamo avuto modo di leggere le osservazioni del Municipio che propendono nel non modificare il progetto per rimanere fedeli a quanto stabilito dalla giuria, ma quando la popolazione chiama, dovremmo avere anche il coraggio di rispondere, e in questo caso vi assicuro che la voce dei cittadini di Carabbia è forte e coesa. Vi invito quindi tutti a voler sostenere il rapporto della Commissione dell’Edilizia e di ascoltare la voce dei cittadini.

Grazie per l’attenzione.

Interrogazione – Chi pagherà l’errore commesso al LAC

Il noto attore e regista Alessandro Siani, ha selezionato Lugano come ambientazione per il suo prossimo Film dal titolo “Mister Felicità”. Nonostante quale disagio al traffico, è sicuramente un’ottima occasione di promuovere l’immagine della città di Lugano, inserita come location in un lungometraggio.

A mezzo stampa si è però appreso di un incidente di percorso che ha caratterizzato l’ultima giornata di riprese; la produzione aveva richiesto di poter girare alcune scene sul piazzale del LAC. Al momento di allestire la location ci si è accorti che il piazzale non era libero poiché era già iniziato l’allestimento delle impalcature per la videoinstallazione “Slow Dancing” di David Michelek. Si è quindi reso necessario smontare la struttura per permettere le riprese del film, per poi rimontarle, in un secondo momento, con un disguido quantificabile in un maggior costo di ca. CHF 100’000.–.

Alla luce di quanto esposto, vi chiedo:

  • Quanto appreso dalla stampa corrisponde al vero?
  • A quanto ammonta esattamente il maggior costo dovuto dallo smontaggio/rimontaggio degli allestimenti?
  • Corrisponde al vero che la produzione del film “Mister Felicità” aveva comunicato l’intenzione di girare le ultime scene ambientate a Lugano sul piazzale del LAC informando le rispettive autorità?
  • Vi erano state richieste particolari sullo stato in cui la piazza doveva trovarsi al momento delle riprese?
  • Vi sono altri costi in relazione alle citate riprese cinematografiche?
  • Esiste un coordinamento tra i dicasteri coinvolti nel pianificare le differenti manifestazioni che necessitano l’utilizzo del suolo pubblico?
  • Chi ha autorizzato l’inizio dei lavori per l’installazione delle impalcature nel piazzale del LAC?
  • Il maggior costo sarà allocato nei conti della città di Lugano o sarà messo a carico della fondazione LAC?
  • Quale ditta si è occupata di eseguire i lavori di allestimento? Corrisponde al vero che si tratta di una società Italiana?
  • L’errore è in parte imputabile alla ditta designata per l’esecuzione dei lavori?

Un mercato coperto in Piazza Mercato

Unitamente ai colleghi Giovanni Albertini e Rupen Nacaroglu, abbiamo presentato all’ufficio presidenziale del Consiglio Comunale di Lugano, una nuova mozione dal titolo “per un mercato coperto in Piazza Mercato”. La mozione nasce dalla volontà di risolvere alcune problematiche legate all’attuale situazione della Piazza Mercato (Ex. Piazzale delle Scuole) che gode di un’ubicazione di assoluto pregio grazie alla sua centralità.  Dalla sua dismissione da parcheggio pubblico, il sedime non ha beneficiato di modifiche di rilevo con l’eccezione della posa di alcuni arredi urbani e la parziale colorazione della pavimentazione, interventi che non hanno sostanzialmente modificato lo scadente aspetto di questo prezioso angolo del centro cittadino.

 La mozione presentata si propone di trasformare l’attuale sedime in un mercato coperto con la richiesta di indire un concorso di progettazione che possa unire la qualità architettonica dell’opera e la sua sostenibilità finanziaria per creare uno spazio polivalente, da adibire principalmente al mercato. L’idea di base è quella di creare una struttura con tutti i servizi dedicati al mercato con singoli stand da affittare agli interessati, compreso un locale pubblico aperto anche nei giorni di chiusura del mercato. Il concetto è di poter offrire un mercato aperto almeno due giorni alla settimana con un’apertura domenicale coinvolgendo i produttori, i distributori locali e gli attuali commercianti del mercato, permettendo agli utenti di poter acquistare carne, pesce, frutta e verdura e altre masserizie anche di domenica. La mozione chiede inoltre di integrare il nuovo mercato con il progetto che prevede la creazione del nuovo fulcro dei trasporti pubblici, in particolare la futura fermata del tram cittadino.

 Il nostro intento è quello di favorire la riqualificazione del sedime, sicuri che questa iniziativa avrà anche un importante impatto turistico, rispondendo, nel contempo, alle critiche che di domenica la città rimanga chiusa. L’idea di avere un mercato coperto viene presa da progetti simili realizzati in tutto il mondo, che in breve tempo sono diventati un punto d’attrazione per turisti e cittadini. La struttura del mercato potrà inoltre essere utilizzata come spazio polivalente per organizzare eventi e manifestazioni durante tutto l’anno.

Interrogazione / Il centro di Lugano per tutti i cittadini

In vista dell’imminente stagione estiva, punto focale per il turismo, il lodevole municipio e diversi promotori privati, organizzano numerose manifestazioni, portando la vita nelle vie del centro a beneficio dei turisti e di tutti i cittadini che vogliono vivere la città.

Recentemente, tramite stampa, si è appreso che parte del programma estivo non potrà svolgersi in Piazza Manzoni, di proprietà della città, a causa di alcuni reclami da parte di residenti e dei ristoratori. In particolare si apprende che importanti manifestazioni come il City Beats e l’apprezzato “Villaggio Europeo” dovranno traslocare in Piazza Mercato e rispettivamente al Parco Ciani.

Personalmente, come cittadino della Città di Lugano, sono convinto che le Piazze del Centro città siano di tutti senza particolari limitazioni imposte da pochi fortunati residenti o di ristoratori, che al contrario, dovrebbero aproffitare della forte affluenza che queste manifestazioni generano. Alla luce di quanto esposto, vi chiedo:

  1. Quanto appreso dalla stampa corrisponde al vero?
  2. Quali sono state le basi che hanno spinto il Municipio a decidere di spostare le attività da Piazza Manzoni, quali sono stati gli interessi presi in considerazione, e in particolare sono stati preponderanti gli interessi dei ristoratori rispettivamente dei residenti?
  3. Quale è stata l’affluenza di pubblico nelle scorse edizioni delle manifestazioni interessate dallo spostamento?
  4. Quanto hanno corrisposto in termini economici gli organizzatori alla città?
  5. È ipotizzabile che altri eventi in futuro, in particolare l’Estival Jazz, il Blues to Bop e Palco ai Giovani, siano a rischio spostamento?
  6. Qual è la strategia futura della città in termini di turismo legato alle manifestazioni di piazza?
  7. È auspicabile la creazione di un “tavola del Turismo” che possa riunire i diversi attori quale ente pubblico, commercianti, esercenti e albergatori?

Grazie per la vostra fiducia!

Ancora emozionato e felice, desideravo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti, consentendomi di raggiungere un risultato straordinario. Essere un consigliere comunale per la nostra città di Lugano è per me un onore e una responsabilità che accetto con entusiasmo. Lugano è la città del mio cuore, dove sono nato cresciuto e dove ho costruito la mia vita. In questo quadriennio mi impegnerò affinché la nostra città possa diventare ancora più bella e forte!

Grazie di cuore a tutti!

Marco BortolinLugano-Municipio-1

Un dog park a Lugano

In Ticino ci sono oltre 28000 cani che accompagnano e rallegrano la vita di molte persone, intere famiglie e sono un aiuto a diverse persone anziane. Questi animali domestici da sempre ricoprono un ruolo essenziale nella società e ci accompagnano fedelmente in molti aspetti della nostra vita. Tuttavia, chi vive in città avrà avuto modo di rendersi conto che spesso le zone urbane non sono propriamente pensate per gli amici a quattro zampe. Da diversi anni i proprietari di cani, unitamente ad alcune associazioni, rivendicano una zona a loro dedicata, un dog park che permetta agli amici animali di correre felici e in sicurezza. A Lugano sono state presentate numerose iniziative e sono stati elaborati altrettanti progetti che, tuttavia, non hanno mai visto la luce.

Gli ostacoli al progetto sono stati essenzialmente quelli di tipo economico e di difficoltà nel reperire un luogo adatto. In realtà la volontà dei proprietari di cani è quella di trovare semplicemente delle aree debitamente recintate affinché i nostri amici a quattro zampe possano godere di un minimo di libertà e socializzare, senza guinzaglio, in sicurezza e nel rispetto dell’ordine pubblico. Nel resto del Ticino le strutture realizzate, come quella di Losone, hanno ottenuto consensi favorevoli. La creazione di un area dedicata porta numerosi vantaggi, permettere ai nostri ai nostri cani di giocare in modo libero e sicuro, migliora il loro comportamento riducendo la loro aggressività. Inoltre, si realizza un nuovo spazio per la comunità che facilita la socializzazione e permette ai proprietari di trascorrere del tempo in un luogo accessibile con i propri animali. Da troppo tempo si rimanda questo importante progetto e sarebbe auspicabile chinarsi seriamente sulla questione. Sono convinto che la realizzazione di un dog park, permetta di ampliare l’offerta cittadina ad un costo ragionevole, poiché anche i piccoli investimenti contribuiscono a migliorare la nostra città.

Marco Bortolin
Candidato al Consiglio Comunale di Lugano


per la Lega dei Ticinesi

 

Di domenica non si protesta, lo dice la legge

Leggo con piacere che finalmente qualcuno mette in discussione concretamente la questione delle aperture domenicali. Bruno Balmelli ha, infatti, trasgredito al “niet” imposto dalle autorità per la richiesta di apertura straordinaria del suo negozio a Lugano nel corso delle giornate di AutoNassa. Come un moderno Don Chisciotte si è, infatti, battuto contro quei mulini a vento che da troppo tempo frenano il potenziale turistico del nostro bel Canton Ticino. Da sempre sono favorevole a concedere la libertà di apertura a tutti i commercianti che lo desiderano, questo perché il turismo vive di opportunità ed è quindi indispensabile offrire al turista un prodotto completo e valido. Organizzare grandi eventi che attirano il pubblico delle grandi occasioni e offrire una città chiusa è un vero peccato. È tuttavia ancora più grave se pensiamo che le autorizzazioni siano sistematicamente negate dal nostro apparato statale. Non ha senso reclamare sulle impietose statistiche turistiche e piangere lacrime di coccodrillo ripensando ai fasti del passato e nello stesso tempo rimanere immobili negando l’opportunità di offrire un prodotto diverso, nuovo, al passo con i tempi. Complimenti dunque a Bruno che nel suo piccolo ha lanciato questa sfida che spero altri raccolgano confidando che la loro voce venga presto sentita dalla politica.