Un mercato coperto in Piazza Mercato

Unitamente ai colleghi Giovanni Albertini e Rupen Nacaroglu, abbiamo presentato all’ufficio presidenziale del Consiglio Comunale di Lugano, una nuova mozione dal titolo “per un mercato coperto in Piazza Mercato”. La mozione nasce dalla volontà di risolvere alcune problematiche legate all’attuale situazione della Piazza Mercato (Ex. Piazzale delle Scuole) che gode di un’ubicazione di assoluto pregio grazie alla sua centralità.  Dalla sua dismissione da parcheggio pubblico, il sedime non ha beneficiato di modifiche di rilevo con l’eccezione della posa di alcuni arredi urbani e la parziale colorazione della pavimentazione, interventi che non hanno sostanzialmente modificato lo scadente aspetto di questo prezioso angolo del centro cittadino.

 La mozione presentata si propone di trasformare l’attuale sedime in un mercato coperto con la richiesta di indire un concorso di progettazione che possa unire la qualità architettonica dell’opera e la sua sostenibilità finanziaria per creare uno spazio polivalente, da adibire principalmente al mercato. L’idea di base è quella di creare una struttura con tutti i servizi dedicati al mercato con singoli stand da affittare agli interessati, compreso un locale pubblico aperto anche nei giorni di chiusura del mercato. Il concetto è di poter offrire un mercato aperto almeno due giorni alla settimana con un’apertura domenicale coinvolgendo i produttori, i distributori locali e gli attuali commercianti del mercato, permettendo agli utenti di poter acquistare carne, pesce, frutta e verdura e altre masserizie anche di domenica. La mozione chiede inoltre di integrare il nuovo mercato con il progetto che prevede la creazione del nuovo fulcro dei trasporti pubblici, in particolare la futura fermata del tram cittadino.

 Il nostro intento è quello di favorire la riqualificazione del sedime, sicuri che questa iniziativa avrà anche un importante impatto turistico, rispondendo, nel contempo, alle critiche che di domenica la città rimanga chiusa. L’idea di avere un mercato coperto viene presa da progetti simili realizzati in tutto il mondo, che in breve tempo sono diventati un punto d’attrazione per turisti e cittadini. La struttura del mercato potrà inoltre essere utilizzata come spazio polivalente per organizzare eventi e manifestazioni durante tutto l’anno.

Congressi in Città, un passo indietro

La notizia del cambiamento di strategia messa in atto da Lugano Turismo in materia di congressi lascia l’amaro in bocca. Nel 2013 si è costituito il progetto MICE (Meeting, incentive, conference, exhibition) con il chiaro compito di promuovere la Città di Lugano nel lucroso ed interessante business delle manifestazioni congressuali. I presupposti erano sicuramente ottimi con una vera collaborazione tra pubblico e privato coinvolgendo, finalmente, anche gli albergatori. In questi giorni si apprende che si vuole rinunciare allo sviluppo congressuale della nostra Città a livello internazionale per concentrarsi sul mercato nazionale. A detta del direttore Stella la promozione su scala globale, o quantomeno europea, è troppo onerosa e il santo non vale la candela. Personalmente ritengo che questo cambiamento di strategia rappresenti un enorme passo indietro ed è sintomatico di una scarsa visione del concetto del turismo. Purtroppo mi sorprendo che siamo ancora offuscati dal concetto della Sonnenstube, con l’illusione che è sufficiente aspettare i turisti d’oltralpe bramosi di avventurarsi nelle soleggiate terre ticinesi.

In questi ultimi decenni, il settore del turismo si è evoluto profondamente, oggi il turista è molto più mobile flessibile, i viaggi aerei sono accessibili e il mondo si è ristretto. Pensare di concentrare le nostre risorse su un solo mercato, peraltro già saturo, ritengo sia un concetto progettuale errato. Bisogna avere il coraggio di investire e avventurarsi al di fuori dei confortevoli confini nazionali. La precedente direttrice del progetto MICE, la sig.ra Silvana Redemagni, afferma che per raccogliere i frutti bisogna seminare per tempo e lavorare sodo, bisogna avere un concetto di Città flessibile, dinamica e progettuale. Sono queste le affermazioni sulle quali costruire un serio progetto di promozione del turismo, peraltro in completa antitesi dalla presa di posizione del direttore di Lugano Turismo, il quale sostiene che la promozione all’estero costa. La Città di Lugano ha speso moltissimo per internazionalizzare la sua immagine e lentamente si assiste anche a un rinnovo dell’offerta alberghiera. Personalmente sono convinto delle chance della nostra bella Città nel competere a livello globale nell’offerta di un turismo congressuale, anzi, sono persuaso che sarà proprio questo tipo di turismo a risollevare il settore in virtù del cambiamento di mentalità del turista e nell’organizzazione di eventi.

Marco Bortolin
Economista